lunedì 19 luglio 2010

Come lavoro - lo storyboard

Ho deciso di iniziare a parlare un po' di come realizzo una tavola di Role Playing Dates (o qualunque altro fumetto, per quanto questo sia effettivamente il primo). Non dico assolutamente che il mio metodo sia il migliore, probabilmente ce ne sono almeno altri mille molto più funzionali di questo, ma per me attualmente funziona e mi riservo nel tempo la possibilità di cambiarlo in virtù di sistemi più veloci!

Fondamentalmente, realizzare una tavola si divide in più fasi. Quella che vedete qui a sinistra, è (togliendo la sceneggiatura) la prima vera fase di un fumetto: la realizzazione dello storyboard. Per chi non lo sapesse, uno storyboard altro non è che la tavola come dovrà venire, schizzata in fretta e furia per "rendere l'idea", senza dialoghi ne campiture (le parti completamente nere) o che altro. Lo storyboard è usato praticamente in ogni processo di sceneggiatura, dal fumetto all'animazione al cinema. Mentre però nel cinema serve solo a dare un'idea di quelle che dovranno essere le inquadrature durante la realizzazione di un film, nel fumetto servono anche e soprattutto a capire se le varie vignette "funzionano". Lo storyboard è ovviamente la parte fondamentale, e quella più soggetta a modifiche. Paradossalmente, è spesso anche quella più stressante e quella più lunga, poichè non sempre quello che abbiamo in mente riusciamo a riportarlo su carta immediatamente, o magari non nel modo che vogliamo.

Molto fumettisti (la maggior parte credo) in genere fanno TUTTI gli storyboard dell'episodio, e solo allora cominciamo a preparare le tavole vere e proprie. Io, invece, li faccio volta volta, perchè spesso e volentieri ho troppa furia di vedere come sarà la tavola finita. Questo ha ovviamente dei pro e dei contro, e spesso i contro superano i pro, ma non posso farci niente, è più forte di me XD

Curiosità: lo storyboard che vedete qua sopra è stato fatto in photoshop con tavoletta grafica (sistema meno preciso, ma mi permette di non pasticciare troppo uno schizzo altrimenti incomprensibile) in 5 minuti. Uno di quei rarissimi (unici?) casi in cui non c'è stato bisogno di apportare modifiche sostanziali e mi è parso che tutte le scene funzionassero per bene. Praticamente un unicorno.

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